Tutorial Composizione: SIA FATTA LA LUCE

COLORE DELLE FONTI LUMINOSE:

La luce del sole è l’unica fonte di luce naturale disponibile, anche la luna vive di riflesso; Questa luce è definita luce bianca e rientra nella gamma delle lunghezze d’onda visibili dall’occhio umano che vanno dal rosso al violetto. La luce bianca è composta dalla somma dei vari colori (rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco, violetto) e ha una temperatura colore variabile nell’arco della giornata.

 

 

 

 

 

 

 

Su questo argomento mi soffermo quel tanto che basta per farti capire come varia il colore della luce, alle diverse ore del giorno. Il valore di questa variazione è espresso in gradi Kelvin (K°).

Questa sotto è una tabellina immediata, mostra la corrispondenza dei colori con la temperatura in gradi kelvin (K°). I colori freddi (blu) hanno una temperatura colore alta mentre quelli caldi (rossi) ce l’hanno bassa. Tutte le reflex digitali hanno la possibilità di impostare la temperatura della luce (in K°) in base alla sorgente luminosa che ti trovi di fronte.

 

 

 

 

La lunghezza d’onda della luce dell’alba e del tramonto ha una temperatura colore tra i 2000 e i 2800 K° motivo per cui, la dominante rossastra è quella che vediamo a causa dell’inclinazione dei raggi del sole che devono attraversare uno strato di atmosfera maggiore: le lunghezze d’onda dei rossi passano mentre quelle azzurre vengono assorbite.

Tieni presente che AWB (bilanciamento del bianco automatico) esegue una buona misura con la luce del giorno, solo con le diverse luci artificiali e nelle ore serali e notturne puoi aver bisogno di tarare la temperatura colore. Se sei un perfezionista ecco una tabella molto più precisa per ricordare la temperatura delle varie fonti di luce artificiale e delle diverse condizioni della giornata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ti consiglio di fare delle prove, con un soggetto, impostando diverse temperature colore sulla fotocamera. Valuta i risultati. Puoi farlo anche con un ritratto.

LUCE E DIREZIONE DEL SOLE 

La luce è uno degli elementi importanti della composizione, contribuisce a creare un’atmosfera o a mettere in evidenza la profondità e i volumi delle strutture. Per rendere ancora più utile questo argomento bisognerebbe prendere in considerazione tutti i generi fotografici (paesaggio, ritratto, macro, street photography, reportage, glamour e architettura) perché ognuno ha una sua storia con infinite possibilità espressive, ma ci vorrebbe un libro. Oggi ci limitiamo a presentare alcune soluzioni di luce del paesaggio.

Scopri i segreti per controllare la luce e la sua forza espressiva.

Le condizioni di luce naturale sono sostanzialmente tre: sole, cielo nuvoloso, alba e tramonto. la luce del sole a sua volta può essere frontale, laterale o contoluce. Il sole diretto ha una luce secca, energetica, molto contrastata, luci sparate e ombre scure e fredde; il cielo nuvoloso ha invece una luce morbida, nostalgica, con ombre più delicate e atmosfere magiche. L’alba e il tramonto hanno la luce del sorgere e della quiete. La diversa condizione di luce suscita diversi stati d’animo  come vedi in queste tre foto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LUCE DEL SOLE FRONTALE (sole dietro le tue spalle come suggerivano le istruzioni sulle vecchie scatole di pellicola kodak).

Con alcuni semplici esempi, iniziamo a vedere come creare profondità, volume o atmosfera in un paesaggio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La luce frontale è la luce peggiore. Ho scelto una foto molto semplice, un paesaggio autunnale con cielo azzurro; una casa con un po’ di alberi dietro e le montagne sullo sfondo. Il paesaggio nella realtà ha una certa profondità, però la fotografia eseguita con luce frontale lo appiattisce, nel senso che riduce al minimo le ombre e di conseguenza la profondità tra gli elementi della foto. I colori sono ottimi col solo bilanciamento automatico del bianco. Temperatura luce sole 5500 K°. Nella la medesima situazione di luce, se fotografi un particolare nelle zone d’ombra illuminate solo dal cielo azzurro, ti risulterà bluastro (vedi temperatura del cielo azzurro). Ci sono dei metodi con Photoshop per correggere la dominante azzurra delle ombre o l’uso di filtri ambra.

LUCE DEL SOLE LATERALE

E’ la luce più utilizzata nei paesaggi, nella fotografia di architettura urbana e in molte altre situazioni quando necessita evidenziare le texture dei materiali. La luce laterale evidenzia i volumi e la forma delle strutture: le tre dimensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

In questa foto vedi come la luce laterale aumenta la tridimensionalità della casa, il volume della struttura. Nota come aumenta la percezione della profondità (la distanza con lo sfondo). Anche in una foto semplice, senza intenti artistici, c’è sempre una “condizione fotografica” migliore (luce, prospettiva, inquadratura) per restituire le caratteristiche estetiche del paesaggio.

CONTROLUCE

Il controluce, se utilizzato sapientemente è una luce molto espressiva. Aumenta la sensazione della profondità attraverso la prospettiva aerea (graduale aumento della luminosità degli elementi della foto che si allontanano dal primo piano). L’esempio classico è il degradare dei toni delle montagne con la luce del tramonto. Nei paesaggi e nei ritratti il controluce del tardo pomeriggio è più caldo e più da sogno, mentre la luce laterale disegna di più le forme e gli oggetti tridimensionali ed è più realistico, da cartolina.

Il rustico è sempre lo stesso per fare un confronto più immediato.
prospettiva aerea

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Se invece vuoi interpretare il paesaggio secondo la tua percezione, secondo quello che ti evoca, entri nel vivo dell’espressione artistica. Non mi stanco mai di rendere più chiaro e consapevole possibile questo confine di stato tra fotografia e fotografia artistica o tra disegno e disegno artistico, tra rappresentazione ed espressione.

Una fotografia, anche se è perfetta e suggestiva nei colori (p. es. il classico tramonto) molto spesso è ovvia, un bella foto ricordo della vacanza; la fotografia artistica invece contiene, in modo evidente, il segno o i segni della tua sensibilità e del tuo modo di vedere la realtà, fino a diventare espressione di qualcosa di interiore tuo non della realtà esterna. Nel finale di questo articolo farò dei confronti per aiutarti a visualizzare questo importante passaggio di stato che presuppone comunque il costante apprendimento (formazione ed esperienza) di tutte le tecniche e le regole. Con il mio metodo spero di aver contribuito a fare un po’ più di luce. Mi farebbe piacere e mi sarebbe di grande aiuto sentire la tua opinione in merito.

Altri esempi di paesaggio con luce laterale ma più interessanti: Erto in val Vajont, rifugio Croda da Lago in Cadore e casera Casavento a Claut. Sono quattro paesaggi diversi; Erto vecchio e nuovo è impostato sulle diagonali; quella più evidente, da sx in basso a dx in alto, evidenzia la caratteristica impervia e dura di quell’insediamento. Gli altri due sono impostati tenendo la linea orizzontale sui 2/3 per trasmettere la calma e la dolcezza dei due altopiani di alta montagna.

ALCUNI ESEMPI DI LUCE LATERALE

Erto vecchio e Erto nuovo: luce laterale sx (mattino) – composizione in diagonale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rif. Croda da Lago (Toni Bruni): luce laterale dx (primo pomeriggio) – composizione orizzontale sui 2/3. Il rifugio cade sul punto d’incrocio destro delle due line verticale e orizzontale della regola dei terzi. La sensazione è di calma e pace.

 

 

 

 

 

 

Nella composizione di una foto entrano sempre in gioco tutti gli elementi: tipo di luce e direzione, linee, posizione del soggetto, stagione, esposizione, obiettivo, tempo di posa, regola dei terzi…proprio come ho ripetuto spesso in questi tutorial.

Molta importanza assume dunque l’inquadratura, QUELLO CHE VEDI e COME LO VEDI (quale luce aspetti, quali elementi inquadri, che atmosfera vuoi dare alla foto ecc.), queste scelte, dettate dalla tua sensibilità e dalla tua conoscenza tecnica, sono l’elemento di distinzione tra i fotografi.

ALCUNI ESEMPI DI CONTROLUCE

Casera Casavento Claut f/5 – 1/200 – iso 200 – Ob. 24-70 – 24 mm.  Luce di 3/4  sulla destra. Il paesaggio in controluce è molto suggestivo. ma devi capire, di volta, in volta se far entrare il sole diretto oppure no cercando di nasconderlo dietro un albero, un camino, una nuvola ecc.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DUE ESEMPI SULLA RESA DEL COLORE E DELLA FOTO IN ORE DIVERSE DELLA GIORNATA

Milano Arco della Pace 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ore 17,30 – 29 febbraio – f/6,7 – 1/15 – iso 800 – Ob. 24/70 – 30mm  cielo nuvoloso

 

 

 

 

 

 

 

 

Ore 20,00 – 29 febbraio – f/6,7 – 2 sec – iso 800 – Ob. 24/70 – 30mm cielo nuvoloso. La difficoltà di queste foto al calar della notte è quella di cogliere i dieci minuti giusti, perché viene subito buio e il cielo diventa indaco. In questo caso puoi notare la grande differenza di resa della foto rispetto allo scatto delle 17,30.

Purtroppo non sempre possiamo ritornare due volte sullo stesso luogo ma questo all’arte non interessa. A meno che non si capiti li per caso, questa è la condizione per fare foto migliori.

DUE ESEMPI CON TEMPERATURA COLORE IMPOSTATA SU 2800-3000 K° 

Ricordati che la luce di mezzogiorno è uguale a quella emessa dal flash di 5500 K°, mentre quella del tramonto è di ca 2000-2800 K° molto vicina alla luce artificiale domestica. Fotografando un tramonto, con la temperatura colore impostata sulla luce del giorno (5500 K°) ti accentua ancora di più i rossi mentre se la imposti su 2800 K° ti accentua il blu della scena. Consiglio di fare delle prove variando la temperatura così vedi le diverse possibilità.

Due esempi di fotografia al tramonto scattati a 3000 K°, con l’intento di esaltare la dominante di luce fredda.

Bar pizzeria Tre Pini – Palaghiaccio di Claut.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per esaltare la sensazione di ambiente caldo e riscaldato, in un luogo freddo come la zona del Palaghiaccio, ho fatto lo scatto a 3200 K° permettendo alla lunghezza d’onda del blu (temperatura di 7000-8000 K°) di invadere tutta la scena, conservando intatta la luce calda delle finestre illuminate. È molto piacevole d’inverno la sensazione di entrare in un posto caldo.

Fotocamera appoggiata sulla ringhiera del palaghiaccio (per mancanza del cavalletto), tempo di posa di qualche secondo per poter usare un diaframma chiuso f/11

Cima Col Nudo (magor) Claut

 

 

 

 

 

 

 

 

Una bella foto del tramonto con gli ultimi raggi che accendono la cima colorandola di rosso dolomitico. Volendo rafforzare il blù niente di meglio che impostare la temperatura sui 3000 K°, pertanto tuttala neve che riceve luce dal resto del cielo, che ha una temperatura colore più alta, si carica di blu.

LUCE COME ESPRESSIONE

Per concludere l’argomento sulla luce, come promesso, faccio alcuni esempi di foto espressive ottenute con l’utilizzo della luce e di tutti gli altri elementi della realtà che, in combinazione spazio/temporale hanno contribuito alle atmosfere e hanno permesso di andare oltre l’immagine della realtà rappresentata. Naturalmente la sensibilità del fotografo di trasferire qualcosa oltre la realtà visibile è fondamentale per una fotografia che non è solo bella ma che faccia riflettere sul mistero e la bellezza della natura.

 

 

 

 

 

 

 

Irrigazione estiva del mais – Dandolo f/11 – 1/160 – iso 400 – Tre scatti assemblati con photoshop

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mietitura del grano – Maniago – f/2,8 – 1/3 – iso 640 – Ob. 70-200 – 70mm – Due scatti su cavalletto: Uno seguendo il movimento della trebbia e uno fermo per le spighe di grano. Successivo lavoro di assemblaggio in postproduzione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Temporale a Claut – f/8 – 1/125 – iso 640 – 70-200 Ob. 70 mm – L’ho anticipato di un quarto d’ora scendendo di corsa da Casera Lodina. Mi sono messo sulla finestra di casa con il cavalletto perché avevo capito che si stava scatenando un temporale molto intenso. Così è stato. È stata necessaria l’elaborazione in post produzione per equilibrare le luci

 

 

 

 

 

 

 

 

Temporale in Z. Industriale di Maniago – f/3,2 – 1/8 – iso 400 – Queste sono situazioni estreme, fenomeni che si presentano in determinate condizioni atmosferiche e per questo ricche di possibilità creative per indagare la natura e tentare di trasmetterne il mistero, che è fascino e timore sacro nello stesso tempo. Foto con AWB automatico.

 

 

 

 

 

 

 

Arcobaleno Z. Industriale di Maniago – f/8 – 1/90 – iso 800 – Ob. 70 mm

Un arcobaleno magico verso il tramonto eseguito con due scatti a mano libera uniti in Photoshop. È stato talmente veloce che non ce stato il tempo di rientrare in studio per cambiare ottica. Allora ho pensato di fare due scatti per unirli in postproduzione. Questa è una soluzione che puoi applicare vantaggiosamente se ti trovi davanti a un bel paesaggio e non hai un grandangolo. Fai due o tre scatti su cavalletto in bolla. Se non hai il cavalletto appoggiati su qualcosa di stabile e fai due scatti muovendoti il meno possibile.

 

 

 

 

 

 

 

Barcis Tramonto sul lago F/16 – 1/60 – iso 200 – Ob. 24/70 – 24 mm. La pace della sera. L’ora migliore per purificarsi dalle scorie della giornata appena trascorsa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Afghanistan – Kabul – f/15 – 1/1000 – iso 400

Un’atmosfera completamente diversa, Spuntino al nascere di una nuova alba su Kabul che contrasta fortemente con la sagoma resa volutamente nera, in primo piano.Ph. Romano Martinis

Con l’articolo sulla Luce chiudo questa prima serie di tutorial con cui ho cercato di fornire le basi tecniche a chi inizia a fotografare, senza rinunciare al mio sogno che è quello di divulgare la conoscenza del linguaggio visivo e la teoria della percezione (Gestalt o Psicologia della forma). È fondamentale ribadire ancora una volta che la composizione non è riducibile a delle REGOLE AUREE come molti insegnano nei loro corsi ma è un linguaggio che paragonato alla scrittura: equivale a saper scrivere una lettera, un romanzo o una poesia. PAROLE e IMMAGINI hanno un significato simbolico, per certi versi dimenticato e misterioso, ma ancora da esplorare. Ogni forma rimanda a qualcos’altro di più profondo e dimenticato dentro il nostro inconscio.

“La composizione fotografica è un processo che prende in considerazione simultaneamente tutti i diversi aspetti strutturali della futura immagine (la posizione degli elementi presenti nell’inquadratura, la prospettiva, l’obiettivo, la luce, il movimento), essi sono legati, l’uno all’altro, in giustapposizione. Ogni fotografia, per mezzo della quale esprimi la tua percezione, ti lascia una sola possibilità interpretativa: fotografare la REALTÀ scegliendo le “COSE” che ti interessano in funzione di ciò che senti o immagini. La tecnica o le tecniche della composizione sono solo il supporto linguistico (grammaticale) alla tua percezione di quella realtà”.

Va da se che per fotografare bene è come saper scrivere bene.

Alla prossima

3 commenti su “Tutorial Composizione: SIA FATTA LA LUCE”

  1. Molto interessante.
    Ho sempre cercato di evitare il controluce ma, per il resto, non mi preoccupavo di vedere da quale altra direzione la luce proveniva.
    Anche stasera ho imparato qualcosa da aggiungere al mio bagaglio di esperienze.
    Ciao

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto