"Nella vita non fare mai quello che fanno gli altri". Gurdjieff

Fotografia Eretica

Vedere per la prima volta

Quando fotografi ti sei mai chiesto quali sono i limiti dell’orizzonte del tuo sguardo?

gli altri, chiusi nella loro gabbia mentale, sono pronti a giudicare gli eretici

Questo che propongo è un percorso fondamentale per il/la fotografo/a. L’ho raccolto in un manuale fotografico unico, dettagliato e con molti esempi fotografici in modo tale che quello che scrivo è confermato da quello che vedi. Nel blog trovi articoli  nei quali tratto questi argomenti, mentre il manuale, diviso per capitoli, è un percorso completo: dall’uso creativo dei codici linguistici, alla visione, alla percezione e alla costruzione di un’inquadratura. Nessun corso, che io sappia, lo ha mai fatto

Nel nostro processo evolutivo, COME guardi e COSA VEDI  ha un’importanza fondamentale nella percezione della realtà e nella conoscenza del mondo.

La Visione e la Percezione sono due funzioni distinte e complementari:  ma, se non conosci il funzionamento della seconda, non vai da nessuna parte: ti accontenti di quello che hanno già visto gli altri.

Guardare, cioè rivolgere lo sguardo verso qualcosa o qualcuno si da per scontato ma, in realtà non è così semplice perché coinvolge l’occhio (il nostro più importante organo di senso) e la mente (la funzione psichica che attribuisce un significato alle cose). Immagino che hai già capito perché la cosa si complica, non tanto per l’occhio, la cui funzione è quella che è (tutt’al più puoi aver bisogno degli occhiali), quanto per la mente, sottoposta a così tanti condizionamenti che ti intorpidiscono il modo di vedere, cioè di attribuire un significato personale alla realtà e ai fatti con i quali entri in rapporto.

Oggi, chi fotografa, una volta che ha imparato ad utilizzare le funzioni della fotocamera (diaframmi, tempi e obiettivi), ha bisogno di decidere cosa guardare e imparare come guardare. È l’obiettivo del blog e del manuale

Siate eretici

Scorpi il linguaggio visivo e la teoria della Percezione della Forma. Imparerai come costruire le tue fotografie iniziando a inquadrare quello che ha un significato per te.

Non basta aver deciso cosa fotografare, quello che ti distingue come fotografo è il tuo modo di guardare e di vedere: in altre parole la tua teoria della vita.

L’arte non ha regole, scelta la tecnica, la cosa importante è la comunicazione interiore con te stesso senza paura di toglierti i veli e guardarti dentro. L’arte è guarigione.

F.V.G. L’uomo e il suo rapporto con una natura severa e generosa. Sono nati dal mio coinvolgimento emotivo e dal desiderio di raccontare questo speciale rapporto.

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FOTOAMATORI

quello che vedi dipende da come guardi

Guardare una cosa è ben diverso dal vederla. Non si guarda una cosa, finché non se ne vede la bellezza.  Oscar Wilde.

Guardare è un atto che richiede una scelta.  La nostra mente è il risultato della stratificazione di tutte le nozioni ricevute dall’infanzia all’età adulta. Questo “hard brain” di informazioni è il tuo programma mentale: il tuo modo di guardare, di vedere e di fare. E, se non te ne accorgi, è il limitie dell’orizzonte del tuo sguardo. Vedi solo quello che ti hanno programmato.

“Studia antropologia, sociologia, economia, geopolitica. Studia in modo da essere effettivamente in grado di capire cosa stai fotografando. Cosa puoi fotografare e cosa dovresti fotografare”.   Sebastiao Salgado

Vedere, quando guardi, è il punto d’arrivo di un percorso percettivo che ti porta a fare foto (qualsiasi sia il tuo genere) senza lasciarti condizionare dagli altri, che è già un grande traguardo.  Diventare autori non è facile, necessita di esperienza, attenzione, sensibilità e cultura; è un percorso che ti aiuta a crescere, a capire chi sei, ad affinare la tua percezione, ad attribuire un significato alla realtà e al mondo, in ultima analisi: ad esprimerti con la fotografia.

Siate eretici

FOTOGRAFIA ERETICA,

il passo per diventare artista: la scelta

 L’Arte è superamento dei limiti mentali, scoperta di nuovi significanti e significati, è impegno sociale. Il suo linguaggio è universale perché non è la lingua di un popolo ma il codice dell’anima: titolo del best seller  di James Hillman  (Ed. Adelphi)

Fare l’artista è una scelta. L’artista è l’antenna del malessere sociale e individuale, è lo specchio delle contraddizioni umane: conflitti che esprime, nelle sue creazioni, come un monito all’umanità e uno sguardo aperto alla possibilità.

Siate Eretici.

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CREAZIONI

Ricerca e sperimentazione personale

In questi lavori sono partito sempre dalla materia, da ciò che esiste anche vicinisimo a te, come una scacchiera (foto accanto) trasfigurando la regina bianca nel mito di Persefone che viene rapita da Ade , il sovrano degli inferi. Altre volte mi hanno attratto cose abbandonate o distrutte: particolari di forme che mi suscitavano un’emozione o mi evocavano immagini oniriche. Altre volte ancora dal semplice accostamento sincronico o casuale, di forme contrastanti e perciò significanti.

Farsi carico dell’anima è semplice, basta ascoltarla, ma non è facile: bisogna staccarsi (almeno in parte) dalla “confort zone” quotidiana, dalle abitudini, dai condizionamenti e dalle illusioni dei media.

Ne senti un vero bisogno solo quando ti accorgi che stai vivendo una vita, in un sistema che non senti tuo ma che sei dentro uno stereotipo di massa fatto di banalità non di emozioni o di passioni: cioè fai quello che fanno gli altri.

Chi guarda fuori, sogna. Chi guarda dentro, si sveglia.”

Carl Gustav Jung

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